Ho visto la luce nello stesso anno in cui una nota marca di surgelati iniziava a commercializzare i sofficini e quando la Girella e la Crostatina avevano soppiantato i sani panini con il salame; gli anni in cui le mamme sono passate dalla cucina alla fabbrica, per intenderci, e accendevano più candele sotto al noto marchio di surgelati che sotto alla statua della Madonna.
Anche io ho in qualche modo “subito” quella situazione, però la fortuna mi ha dato una mano: al sabato e durante le vacanze rimanevo a casa da nonna e li si è accesa in me, naturalmente e spontaneamente, la passione per la cucina. Figlia e nipote di cuoche a servizio di famiglie importanti, nonna ha allargato i suoi orizzonti culinari oltre confine, verso nord-est; da lei la cotoletta si chiamava shnitzel, si mangiavano le torte a strati con noci e nocciole, a colazione c’erano i buchteln, “la” crem caramel e immancabilmente sulla tavola di Pasqua non mancavano la gubana e le focacce. E il piccolo me stava ore a guardare, affascinato dall’asse e il mattarello che sbucavano da una fessura sotto al tavolo, dalla bilancia, di quelle con i pesi, dalle teglie di smalto e alluminio, talmente consumate che mi chiedevo come facessero a stare in forma e infine dal forno a legna che leggendariamente veniva descritto come “l’utlima rovina” ma di fatto non ho mai visto bruciare nulla. Tornato a casa non vedevo l’ora di provare a ripetere quelle “strane operazioni”, con risultati molto spesso deludenti.
In ogni caso, la curiosità e la testardaggine, oltre che la minacciosa spada di damocle che aveva nome e cognome (mulino bianco) mi hanno aiutato molto. Negli anni a venire poi sono iniziati i viaggi, purtroppo solo in Europa e con loro la voglia di assaggiare in loco i piatti locali e l’altrettanto desiderio di far provare agli amici tutti quei sapori e quei profumi che tanto mi hanno colpito. Il boom della ristorazione etnica ha in qualche modo chiuso il cerchio; se la montagna non va da Maometto… la sua cucina viene qui.
L’idea di questo blog quindi è scrivere di cucina, quella che mi ha colpito, delle ricette che ho provato, aggiustato e cucinato e dei piatti che assaggio vagando qui e là. La vera ricetta della pasta alla carbonara la potete trovare in migliaia di altri siti e se volete assaggiare la pizza napoletana verace, val la pena un viaggio a Napoli.
Sono orgoglioso di TE!